“Serving suggestion” è un disclaimer utilizzato sulle confezioni degli alimenti. La frase è usata come stampa a fine legale con una foto del prodotto. L’immagine tenta di ritrarre il cibo del produttore nel modo più favorevole o appetitoso possibile, a volte includendo anche altri alimenti che il pacchetto non contiene. (Fonte: Wikipedia)
In particolare queste veneri vorrebbero descrivere la correlazione fra le forme di piacere: donna / cibo / oggetto di consumo.
Le figurazioni della pittura prese in prestito dall’advertising si riconducono ad una magnificenza di ispirazione ‘classica’. In questa parte di lavoro si sviluppa la volontà di creare un legame di sintesi, di assoluto, tra il linguaggio storico e contemporaneo, ma esso ha un fine delineato, pratico e logico: è sul superfluo che gioco, il saper fare pittura, il sapere tecnico è finalizzato sulla percezione di massa, che ancora oggi ammette su queste basi il valore artistico dell’opera. Ma vi è un graffio, il titolo, uno slogan, la parola, l’immagine lacerata di carta, che ne ribalta il significato: è sul concettuale che l’opera vorrebbe delineare il proprio valore e status.